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Piano Lauree Scientifiche

Coordinatore: Prof. Ornella Robutti 

Il Piano Lauree Scientifiche (PLS) nasce nel 2004 dalla collaborazione del Ministero dell'Università e dell'Istruzione, della Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze e Tecnologie (Con.Scienze) e di Confindustria, con l'obiettivo iniziale di incrementare le iscrizioni ai corsi di laurea in Chimica, Fisica, Matematica e Scienze dei Materiali. Si tratta di un Piano nazionale con fondi ministeriali Visti i risultati positivi raggiunti nella prima attuazione del Progetto, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha rilanciato il PLS, trasformandolo nel "Piano nazionale Lauree Scientifiche" nel 2009 con la duplice finalità dell'orientamento degli studenti e della formazione dei docenti.

Le azioni del PLS riguardano dunque in primo luogo l'orientamento degli studenti, pensato come un'attività in cui lo studente non sia un soggetto che subisce passivamente, ma si confronti in prima persona con temi, problemi, metodologie e idee propri delle discipline scientifiche. In secondo luogo riguardano la formazione degli insegnanti, pensata come attività in cui gli insegnanti siano protagonisti, vengano coinvolti in esperienze a partire da problemi concreti, e arricchiscano la propria professionalità attraverso il confronto con i colleghi e con gli esperti. Con il  DM 976/2014 il Piano Lauree Scientifiche vede una nuova struttura, per il triennio che va dal 2014 al 2016 (ma che continuerà fino al 2018) è suddiviso in 4 azioni, finalizzate a:

  1. mettere a sistema la pratica del "laboratorio" per l'insegnamento delle scienze di base, in particolare al fine dell'orientamento formativo degli studenti dell'ultimo triennio della Scuola secondaria di II grado;
  2. aprire una nuova sperimentazione nelle Scuole e negli Atenei di attività didattiche di autovalutazione e recupero, finalizzate al miglioramento della preparazione degli studenti relativamente alle conoscenze richieste all'ingresso dei corsi di laurea scientifici, in collegamento con le verifiche e gli obblighi formativi aggiuntivi previsti dai corsi di laurea ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del DM 270/04;
  3. consolidare, sviluppare e mettere a sistema le opportunità di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio nella Scuola secondaria di secondo grado, in relazione ai temi sopra indicati, che già si sono cominciate a realizzare attraverso le azioni del Piano Lauree Scientifiche;
  4. ridurre il tasso d'abbandono tra il primo e il secondo anno nel corso degli studi universitari attraverso l'innovazione di strumenti e metodologie didattiche.

 

Con il DM 1047/2017 è stata confermata l’iniziativa per un ulteriore biennio (2019-20), allineando la durata del PLS alle scadenze triennali che caratterizzano le linee generali di indirizzo al sistema universitario e incoraggiando le università a integrare nelle proprie strategie di sviluppo anche quelle relative all’aumento delle iscrizioni e al successo formativo per le lauree di ambito scientifico.


Nel dettaglio, il nuovo PLS prevede:

  • l’ulteriore estensione del numero di classi di laurea coinvolte dal Piano1;
  • la conferma del ruolo delle reti di Università nella realizzazione dei progetti e dell’opportunità di sviluppare progetti su base pluriennale;
  • l’ampliamento delle azioni a beneficio degli studenti universitari, attraverso quelle già presenti per la riduzione dei tassi di abbandono e, più in generale, il miglioramento della didattica universitaria del I ciclo nei Corsi di Laurea delle discipline scientifiche che saranno affiancate da quelle per la promozione delle discipline scientifiche tra le studentesse e quelle per la formazione e la diffusione dei tutor;
  • la prosecuzione di “Progetti Nazionali” per un miglior coordinamento tra le sedi e per una più efficace attività di monitoraggio e valutazione, con il coinvolgimento di Istituti scolastici, docenti e imprese.

Le azioni riportate sono ascrivibili a 6 macro - tipologie:

  1. Orientamento alle iscrizioni, favorendo l’equilibrio di genere
  2. Riduzione dei tassi di abbandono
  3. Formazione, supporto e monitoraggio delle attività dei tutor
  4. Laboratorio per l’insegnamento delle scienze di base
  5. Attività didattiche di autovalutazione
  6. Formazione insegnanti

Il polo piemontese, che ha avuto come referente per Matematica il prof. Ferdinando Arzarello fino al 2012 e successivamente la Prof.ssa Ornella Robutti, ha capitalizzato le esperienze dei moduli formativi rivolti a docenti e a studenti in una serie di volumi stampati su carta e su web e distribuiti gratuitamente ai docenti nelle occasioni di convegni e seminari rivolti a loro.

Ultimo aggiornamento: 29/11/2023 11:53
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