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Ada Lovelace Day

 Ada Lovelace è stata una scienziata ed una matematica vissuta nei primi anni dell'800  che, grazie ai suoi studi e alla sua curiosità scientifica, ha lasciato il segno nella storia dell'informatica lavorando alla prima macchina analitica della storia teorizzando, per quello che sarebbe diventato il computer, un'utilità che andasse oltre al semplice calcolo numerico.
La sua figura storica simboleggia quello che le donne possono fare in ambito scientifico tecnologico ingegneristico e matematico. 
Dal 2009 è stato istituito in oltre 25 Paesi del mondo L'Ada Lovelace Day che viene celebrato il secondo martedì di ottobre per celebrare i successi scientifici conseguiti dalle donne.

Per il 2017 il Dipartimento di Matematica celebra l'Ada Lovelace Day facendosi raccontare la 'via femminile della Ricerca Scientifica' dalla Prof.ssa Susanna Terracini, vincitrice, nel 2013, del Premio dell'European Research Council che finanzia progetti di ricerca in tutti i campi di indagine scientifica. 

 

Ascolta l'intervista 

Susanna Terracini

Le ricerche di Susanna Terracini si collocano in un'area di confine tra la matematica pura e quella applicata ed è proprio qui che si pone Complex Patterns for Strongly Interacting Dynamical Systems - COMPAT, il suo progetto di ricerca che indaga l'analisi non lineare in problemi della Meccanica Celeste e della Dinamica delle Popolazioni e che, nel 2013, ottiene il prestigioso premio ERC.

Un progetto complesso giunto a metà del suo percorso che però - dice la professoressa - "ha già raggiunto risultati importanti grazie anche e soprattutto alla possibilità di contare su di un gruppo di ricerca stabile ed eterogeneo, per età, esperienze e provenienza, e che basa il proprio lavoro non solo sulla competenza e professionalità ma anche sull'apporto indipendente e personale di ciascuno dei ricercatori coinvolti".

Susanna Terracini, oltre che illustre scienziata, è impegnata  nel campo della matematica al femminile:  riconosce e sostiene il ruolo fondamentale delle donne, differente nel loro modo di porsi nel fare ricerca. Per due mandati presidente di European Women in Mathematics, focalizza tale differenza nella  competizione: la competizione per le donne ricercatrici non si esprime tanto a confronto con le altre persone, bensì con i propri personali confini. "A volte le donne si pongono con meno sicurezza e forse anche per questo vengono credute meno facilmente" dice Terracini "però d'altra parte questa è una caratteristica estremamente positiva perché i confini sono sempre confini interiori. La competizione, l'agonismo, è un fatto nei confronti delle proprie limitazioni. La spinta è quella di superare se stessi. Le donne tendono ad accentuare questo aspetto e credo sia una caratteristica positiva che forse l'ambiente scientifico dovrebbe interiorizzare maggiormente."

Con questo medesimo approccio si rivolge alle giovani colleghe che esorta ad essere ambiziose e istintive, a capire quali forme di matematica e di ricerca indagare, in base a ciò che sentono più vicine a loro stesse. A loro la professoressa suggerisce di cercare obiettivi alti, ragionevolmente per essere superabili, ma che soprattutto le spingano ad andare al di là delle cose che sanno già fare

E alla domanda "C'è una figura di scienziata che l'ha influenzata?" risponde "preferisco ricordare una personalità femminile di  questo dipartimento, mia docente e prima relatrice. Parlo della  prof.ssa Fulvia Skof che ha saputo rafforzare in me la passione per la matematica, comunicando la dedizione, la serenità e la chiarissima soddisfazione per il suo lavoro."

Del resto è la stessa Susanna Terracini  che afferma:"Mi reputo una persona felice per la possibilità di fare questo lavoro che mi piace moltissimo e che mi ha consentito di raggiungere traguardi apprezzabili sin da quando ero studentessa, da quando ho capito che questo era quello che faceva per me".

L'Ada Lovelace Day nel mondo

Scopri le iniziative a Torino

Leggi l'intervista completa 

 

        

Ultimo aggiornamento: 07/10/2019 15:24
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